Aldo Di Mauro |
Confermando
l’amore come ideale di vita, dimostrando come si può continuare a scrivere di esso per un’intera esistenza, lo
scrittore, filosofo e poeta Aldo Di Mauro, presenta, il suo nuovo libro “Da quel diario segreto” edito da Graus.
Mantenendosi sulla soglia di quel mistero edipico che segna in disuguali misure
tutti gli scrittori romantici, Di Mauro, con il suo scritto dove l’io
narrante si traveste da donna, dissertando su di un amore parlato e vissuto
attraverso le pagine di un diario, sembra modulare lievemente, con occhio
languido e distaccata malinconia, i toni di una vita capace di colorarsi di
languori sentimentali e scandire il tempo di rapporti ora teneramente
bisbigliati ora voluttuosamente palesati. Dipanandosi nell’arco temporale di
tre settimane e mezzo, sullo scenario animato dalle musiche di Chopin, dai cioccolatini, dagli orologi alle pareti
dai sadici tic tac, da mani caldi, da pianti notturni e da versi trasudanti di
passione, “Da quel diario segreto”, sembra rappresentare una sorta di breviario
dell’amore dove sia pure “la gioia ed il dolore hanno in comune il pianto” a
vincere risultano essere comunque le scelte del proprio cuore. E così, dopo
aver ulteriormente manifestato come le donne incidono nella sua vita e nella
sua immaginazione di uomo e scrittore, Di Mauro anche con questa sua nuova
fatica letteraria, tende a lasciare agire l’immaginazione stessa nei confini di una sognante purezza. Evitando
di finire tra quella schiera di scrittori che secondo Freud tradussero i
sintomi dell’amore in nevrosi, per Di Mauro lo stesso sentimento, ancor di più se vissuto
e visto dagli occhi di una donna, rimane
soprattutto sinonimo di emozione. Un’emozione, come recita il sottotitolo del
libro che “avvolge, coinvolge e sconvolge” ancora una volta descritta
dall’autore centellinando alla perfezione sospiri ed aggettivi.
Giuseppe Giorgio
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