lunedì 31 dicembre 2012

“Da quel diario segreto” il nuovo libro di Aldo Di Mauro

Aldo Di Mauro

Confermando l’amore come ideale di vita, dimostrando come si può continuare  a scrivere di esso per un’intera esistenza, lo scrittore, filosofo e poeta Aldo Di Mauro, presenta, il suo nuovo libro “Da quel diario segreto” edito da Graus. Mantenendosi sulla soglia di quel mistero edipico che segna in disuguali misure tutti gli scrittori romantici, Di Mauro, con il suo scritto dove l’io narrante si traveste da donna, dissertando su di un amore parlato e vissuto attraverso le pagine di un diario, sembra modulare lievemente, con occhio languido e distaccata malinconia, i toni di una vita capace di colorarsi di languori sentimentali e scandire il tempo di rapporti ora teneramente bisbigliati ora voluttuosamente palesati. Dipanandosi nell’arco temporale di tre settimane e mezzo, sullo scenario animato dalle musiche di Chopin,  dai cioccolatini, dagli orologi alle pareti dai sadici tic tac, da mani caldi, da pianti notturni e da versi trasudanti di passione, “Da quel diario segreto”, sembra rappresentare una sorta di breviario dell’amore dove sia pure “la gioia ed il dolore hanno in comune il pianto” a vincere risultano essere comunque le scelte del proprio cuore. E così, dopo aver ulteriormente manifestato come le donne incidono nella sua vita e nella sua immaginazione di uomo e scrittore, Di Mauro anche con questa sua nuova fatica letteraria, tende a lasciare agire l’immaginazione stessa  nei confini di una sognante purezza. Evitando di finire tra quella schiera di scrittori che secondo Freud tradussero i sintomi dell’amore in nevrosi, per Di Mauro lo stesso sentimento, ancor di più se vissuto e visto dagli occhi di una  donna, rimane soprattutto sinonimo di emozione. Un’emozione, come recita il sottotitolo del libro che “avvolge, coinvolge e sconvolge” ancora una volta descritta dall’autore centellinando alla perfezione sospiri ed aggettivi.             
                                                                                                    Giuseppe Giorgio

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