mercoledì 30 gennaio 2013

Maurizio De Giovanni e “Vipera, nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi”, il nuovo thriller edito da Einaudi


Un altro omicidio impegna l’enigmatico e affascinante commissario Ricciardi, personaggio della fortunata ed appassionante saga letteraria scaturita dalla penna dell’autore Maurizio De Giovanni. Con “Vipera, nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi”, il thriller edito da Einaudi  per la collana Stile Libero Big, che già tanto successo ha riscosso nelle librerie di tutta Italia, De Giovanni conduce subito il lettore in una dimensione fatta di intrigo, passione e mistero, tutti elementi che ruotano intorno alla protagonista del caso in uno dei più rinomati bordelli di Napoli. Situato nella elegante via Chiaia, il “Paradiso”,  con il nome che coglie le sfumature del sacro e profano, diventa teatro di insospettabili accadimenti passionali, in cui i personaggi recitano la loro parte e la propria ineluttabile esistenza, incarnando quei sentimenti terreni e reali e contribuendo oltremodo a dare dignità persino all’amore in un contesto di lussuriose e trasgressive voglie. Manca una settimana alla Pasqua, Maria Rosaria Cennamo, detta Vipera, la più bella prostituta del bordello, viene trovata morta nella sua peccaminosa stanza. L’ultimo cliente sostiene di averla lasciata viva, il successivo, invece, dichiara di averla trovata già morta. Nonostante la sua ineguagliabile bellezza, Vipera aveva pochi clienti, appena due. Ed è proprio da questo apparentemente semplice particolare che partono le complesse indagini del commissario Ricciardi coadiuvato dall’immancabile brigadiere Maione e dal fedele compagno Dottor Modo. Il caso coinvolge diversi personaggi che nel pullulare intorno alla figura della bella prostituta e nel produrre diverse motivazioni, tra  misteri celati e sospetti destati, danno vita a situazioni intrecciate che in apparenza potrebbero rendere ognuno di loro colpevole. Qual è stato il movente? Invidia? Amore? Chi conosce la storia di Ricciardi non può che aspettarsi colpi di scena. I personaggi prendono forma nelle parole dell’autore, lo stile rende vivida ogni situazione, ogni movimento al punto che il lettore è proiettato in prima persona nelle pulsanti pagine, fino a compenetrarsi nelle vicende, nei luoghi e nei vicoli di una città a cui De Giovanni restituisce dignità, la Napoli del 1932. La Napoli fascista, insomma, dove le camicie nere s’incontrano e si scontrano nei  cupi e stretti vicoli, dove l’obbedienza al regime richiede particolari etichette, dove lo storico Gambrinus resta pur sempre emblema di una città che in ogni suo angolo ha qualcosa da raccontare. Ambientando il romanzo in uno dei luoghi di “compravendita” del sesso, l’autore inserisce l’elemento romantico, dell’amore impossibile e puro… perché, appunto, non consumato. Alla fine la domanda che sorge spontanea è: può coesistere l’amore quando parliamo di bordello?  Se a scrivere è Maurizio De Giovanni, ed è questa la conseguente risposta, c’è d’aspettarsi davvero di tutto. In conclusione, con “Vipera, nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi”, ecco un nuovo giallo “made in Naples” capace di affascinare i lettori dalla prima all’ultima pagina.
                                                                                                          Corinne Bove




Autore Maurizio De Giovanni
Editore  Einaudi, Stile Libero Big
Pp        312
Euro     18.00

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